NELLA NOTTE DI MONTESPERTOLI BRILLANO I VINI DI PODERE GHISONE

Ripartono le manifestazioni dedicate al vino e, con esse, la possibilità di incontrare nuovi produttori. Tra i vari eventi, la Mostra del Chianti di Montespertoli (FI), giunta alla 63ª edizione, mantiene un fascino speciale, per aver conservato negli anni la sua anima popolare e di momento per celebrare il mondo contadino. E speciali sono anche i vignaioli del territorio presenti alla Mostra, quasi tutti di piccole dimensioni, ma di grandi potenzialità. Del resto l’area di Montespertoli offre una buona varietà di terreni, esposizioni e caratteristiche climatiche, tali da consentire a chi vuole mettersi in luce, di investire in qualità e identità del prodotto.

Lo sa bene Podere Ghisone, azienda guidata da Luca Nesi, che nel 2009 ha preso le redini della tenuta familiare per lanciare via via sul mercato le proprie etichette (anch’esse “made in Montespertoli”, come ci tiene a sottolineare), che oggi assommano a sei rossi e due bianchi, per un totale di circa 15.000 bottiglie annue.
Faccio la sua conoscenza nell’animata cornice di Piazza del Popolo, grazie all’amica comune Elisa Tiribilli, sommelier AIS. Il primo atto di Luca fu l’ottenimento della certificazione biologica, strada che ha poi proseguito con l’introduzione di alcune pratiche biodinamiche in vigna.

A proposito di vigneti, Podere Ghisone conta su 10 ettari coltivati di proprietà, mentre 27 sono quelli in conduzione, tra cui alcuni nel comune di San Casciano in Val di Pesa, da dove a breve nascerà un Chianti Classico, con l’annata 2020.
Restando sulla gamma di vini, da segnalare la presenza del Senza, sangiovese in purezza senza solfiti aggiunti, e – da quest’anno – di Adele, un viognier in purezza dedicato alla figlia di Luca. L’azienda considera infatti importante la diversificazione dell’offerta, per soddisfare le tante esigenze della clientela. Ma una festa non è tale senza bere qualcosa, e quindi mi avvio volentieri alla degustazione.

Si parte col Frescaia Toscana IGT bianco 2020, 100% trebbiano vinificato in acciaio, che sorprende per la ricchezza dei profumi (note floreali, di frutta tropicale, di mandorla), favorita – mi spiega Luca – dalla provenienza delle uve da vari appezzamenti, con caratteristiche e tempi di maturazione diversi. Al palato si apprezza il gusto sapido e minerale, la fragranza e la buona persistenza.
Più morbido e corposo l’Adele Toscana IGT bianco 2020, 100% viognier – come detto – raccolto da un’unica vigna, di soli 5 anni. Il colore è giallo paglierino brillante, gli aromi virano verso il frutto maturo, con graditi cenni di frutta secca, mentre in bocca si affaccia un sentore agrumato, di lime, che equilibra la decisa alcolicità (14°). Adele offre dunque – al suo esordio – un carattere piuttosto marcato, che- come sottolinea Luca – deriva dall’aver portato le uve a pieno sviluppo, ma che che l’azienda proverà ad “ingentilire” con le prossime vendemmie.

Il Vigna Piana Toscana IGT 2019, sangiovese con 10% canaiolo, rappresenta il rosso d’ingresso di Podere Ghisone. Vinificato in acciaio e affinato in cemento, il Vigna Piana piace per la facilità di beva e per la sua natura di vino a tutto pasto, da consumare anche leggermente fresco. Profumi erbacei, terrosi; bella acidità e tanta polpa al sorso, per un vino piacevole, sostanzioso e corroborante, che non cerca ammiccamenti ma solo concretezza.
Il Senza Toscana IGT 2020 – alla sua seconda uscita dopo il 2017 – nasce senza solfiti aggiunti, per merito di una fermentazione rapidissima (sebbene con soli lieviti indigeni), di rimontaggi soffici e di travasi in ambienti protetti. Le uve sangiovese sono raccolte a mano, per verificarne scrupolosamente la sanità, ancor più essenziale in una vinificazione di questo tipo. Colore rosso rubino vivo; naso carnoso, dove spiccano ciliegia, mora e spezie, aromi che ritornano al sorso, assieme a una buona acidità e a un tannino appena “spolverato” sul palato.

Termino col Chianti DOCG Riserva 2016, sangiovese in purezza, anch’esso proveniente da un cru, di terreno a medio impasto in prevalenza argilloso. Dopo una macerazione di circa 12-15 giorni, durante la quale si completa la fermentazione, il mosto viene trasferito per metà in cemento, e per metà in barriques e tonneaux di primo o secondo passaggio. L’affinamento in legno può durare dai 10 ai 18 mesi (a seconda delle annate e dell’equilibrio cercato), poi avviene il blend con il resto della massa. Nel bicchiere il Riserva ha un colore rosso rubino caldo, e sprigiona aromi di frutta sotto spirito, denotando già una certa potenza. In bocca si evidenzia la componente balsamica, con tannini levigati e sorso fluido, di ottima lunghezza.

Sui calici aziendali campeggia la data 1797, a ricordare che da oltre 200 anni i Nesi abitano il Podere Ghisone, prima a servizio come lavoranti, poi come proprietari: e i vini di Luca onorano in modo esemplare questa storia contadina, mantenendo il filo della tradizione per esprimerne tutta l’attualità, e meritare così un posto di rilievo nel panorama vinicolo di Montespertoli.

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